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Prospettive per le materie prime: Analisi della domanda di dollari e rame

30 settembre 2020

Durata video 6:11

Roland Morris, Portfolio Manager e Commodity Strategist, illustra le macrotendenze che ha osservato nel breve termine e parla delle materie prime che sta seguendo con attenzione in questi ultimi mesi dell'anno.

Jenna Dagenhart: Buongiorno e benvenuti su Asset TV. Abbiamo con noi Roland Morris, Portfolio Manager e Commodity Strategist di VanEck, che ci parlerà delle prospettive per le materie prime. Roland, quali fattori macro sta guardando con attenzione nel breve termine?


Roland Morris: Secondo me, al momento la tendenza macro più importante è rappresentata dall'andamento del dollaro. Il dollaro è sceso di circa il 10% rispetto ai livelli di marzo. Ritengo che questa tendenza possa continuare. Un dollaro debole è davvero molto importante per la crescita globale e per l'andamento dei mercati emergenti, ma soprattutto per la domanda di materie prime. Un dollaro debole può realmente sostenere la crescita globale al di fuori degli Stati Uniti: riduce il peso del debito denominato in dollari a livello mondiale e concede un ulteriore allentamento alle economie al di fuori degli Stati Uniti. Mi sembra vi sia parecchia domanda repressa, in particolare dopo questa emergenza legata al Covid. Ecco perché ritengo così importante l'andamento del dollaro e credo che sia iniziata una tendenza verso il ribasso.


Jenna Dagenhart: Per quanto riguarda i prezzi, cosa può dirmi riguardo inflazione e deflazione? Come valuta questi fattori?


Roland Morris: Questi fattori saranno sicuramente rilevanti. Specie se dovessimo avere un effettivo rallentamento dell'economia globale a seguito dell'emergenza Covid, anche considerando i significativi stimoli in ambito fiscale decisi dai Governi e la liquidità erogata dalle Banche centrali. E non si tratta di un fenomeno limitato agli Stati Uniti. È una situazione che sta interessando tutto il mondo, dove abbiamo visto un'espansione dei deficit fiscali e politiche monetarie molto accomodanti. Sarebbe ragionevole aspettarsi un potenziale boom inflazionistico, in caso di forte crescita, visto il recente annuncio della Fed sulla formalizzazione di un nuovo obiettivo di inflazione e sull'orientamento dei propri sforzi verso la progressiva riduzione della disoccupazione. Sarebbe assai probabile registrare alla fine di questo percorso un boom inflazionistico, un rafforzamento dell'economia globale, la ripresa della domanda repressa a seguito dell'emergenza Covid, nonché enormi volumi di liquidità e sostegno fiscale. A mio avviso, questa situazione può effettivamente portare a un aumento dell'inflazione entro i prossimi due o tre anni. Naturalmente, tale contesto sarebbe molto vantaggioso per il settore delle materie prime. L'inflazione, inoltre, è assente dal nostro mondo da talmente tanto tempo che potrebbe provocare cambiamenti davvero notevoli nel sentiment del mercato.


Jenna Dagenhart: Sia l'inflazione sia la deflazione potrebbero essere positive per l'oro.


Roland Morris: Sì, certo. L'oro è davvero una valuta alternativa ed è una riserva di ricchezza sicura. Pertanto, quello dell'oro potrebbe effettivamente rappresentare il settore vincente nell'ambito delle materie prime. È possibile che tutti questi stimoli fiscali e monetari portino a un boom degli strumenti finanziari e, di conseguenza, alla potenziale creazione di una sorta di bolla finanziaria. Se questa bolla dovesse scoppiare, potremmo assistere all'opposto di un boom inflazionistico. Si potrebbe verificare un problema di deflazione. Anche questo è uno scenario che non possiamo escludere.


Ritengo che tutti questi stimoli abbiano creato una situazione in cui possono effettivamente verificarsi entrambi questi scenari. Penso che il boom inflazionistico sia più probabile, ma non si può escludere l'insorgere di un problema finanziario in grado di creare uno shock deflazionistico, come si è verificato nel caso del Covid. L'oro risponde bene in entrambi questi scenari. Fornisce un'eccellente protezione dall'inflazione, ma può anche essere un bene rifugio in tempi di stress finanziario. Ecco perché ritengo che l'oro possa essere un investimento vincente in questa situazione.


Jenna Dagenhart: Certo. Sarà interessante esaminare anche l'attività manifatturiera globale.


Roland Morris: Con tutti gli stimoli in atto a livello globale, penso che se fosse scoperto un vaccino potremmo assistere a un boom, con una crescita dell'economia globale e di tutta la domanda repressa a causa dell'emergenza COVID. Questa situazione lascia spazio a diversi risultati che potrebbero avere un peso notevole sul mercato e provocare cambiamenti di rilievo nei flussi sugli investimenti.


Jenna Dagenhart: Infine, Roland, sulla base delle vostre prospettive per gli elementi appena illustrati, quali materie prime seguirete con maggiore attenzione da qui alla fine dell'anno?


Roland Morris: Fondamentalmente, mi sembra che il mercato continui a riconoscere un ruolo importante e a mostrare interesse per il rame. Il rame è molto importante. L'offerta è molto limitata e si sta verificando una tendenza a lungo termine verso l'elettrificazione nel mondo. La domanda è determinata da nuovi fattori quali veicoli elettrici, veicoli automatici, energia eolica ed energia solare. Tutti questi fattori portano a una maggiore domanda di metalli industriali, sia per le batterie sia semplicemente per i cavi in rame. Il rame è probabilmente la migliore materia prima da osservare per comprendere l'andamento dell'economia globale. Il rame, infine, presenta alcuni problemi in termini di offerta, che è appunto molto limitata e, di conseguenza, la domanda continua ad apparire in crescita.


Jenna Dagenhart: Bene, Roland, grazie per il tempo che ci ha dedicato. È stato un piacere averla con noi.


Roland Morris: Grazie a lei. È stato un piacere parlare con lei oggi.


Jenna Dagenhart: Grazie per averci seguito. Era Roland Morris, Portfolio Manager e Commodity Strategist presso VanEck e io sono Jenna Dagenhart su Asset TV. Per ricevere aggiornamenti periodici dagli esperti di VanEck, visitate la pagina vaneck.com/ucits/subscribe.