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Un'immagine vale più di mille parole

27 maggio 2021

 

L'VanEck Emerging Markets Bond Fund adotta un approccio flessibile all'investimento nel debito emergente e investe in titoli di debito di governi, enti parastatali o società dei mercati emergenti. Tali titoli possono essere denominati in qualsiasi valuta, comprese quelle dei mercati emergenti. Tramite gli investimenti in titoli di debito dei mercati emergenti, il Fondo offre esposizione ai fondamentali di questi paesi, storicamente caratterizzati da un minore livello di indebitamento e di disavanzo, da tassi di crescita più elevati e da Banche centrali indipendenti1.

Aggiornamento di mercato

In aprile l'Ecuador ha sovraperformato, così come il nostro sovrappeso sul mercato obbligazionario cinese in valuta locale. Anche la mancata esposizione al mercato brasiliano in valuta locale è stata determinante per la sovraperformance rispetto all'Indice da inizio anno, al pari della nostra posizione messicana in valuta locale che, da gennaio a oggi, ha generato un extra-rendimento rispetto all'Indice.

Siamo sempre più convinti della nostra tesi d'investimento secondo cui i mercati emergenti – soprattutto quelli in valuta locale – stiano per essere sostenuti da una congiuntura potente e straordinaria di eventi favorevoli.

Come abbiamo scritto nel nostro articolo Principali riflessioni dell'Fmi (Edizione primavera 2021), il mercato è troppo ribassista sul debito emergente e sta già scontando, in larga misura, un rialzo dei tassi.

Questi venti che spirano a favore dei mercati emergenti sono il risultato di quella che sembra essere una crescita senza precedenti negli Stati Uniti, rafforzata da continue misure di stimolo fiscale e da mercati del rischio che sono in gran parte attestati su massimi storici. I mercati emergenti vantano già una certa solidità dei conti con l'estero che potrebbe verosimilmente rafforzarsi.

Un'immagine – che raffigura l'andamento dei prezzi delle materie prime e delle valute emergenti – vale più di mille parole.

Le quotazioni del debito e delle valute emergenti sono in ritardo rispetto ai prezzi di altri asset che hanno raggiunto massimi storici. Le valute emergenti sono in ritardo anche rispetto ai prezzi delle materie prime. Sarà difficile ignorare questa situazione nei prossimi mesi quando, probabilmente, saranno diffusi dati positivi. Si veda la Figura 1 che segue.

Figura 1 – Le valute emergenti sono in ritardo rispetto alle materie prime

Le valute emergenti sono in ritardo rispetto alle materie prime

Fonte: VanEck. Dati storici fino a maggio 2021.

Il Commodity Research Bureau (CRB) Index funge da indicatore rappresentativo degli attuali mercati globali delle materie prime. Misura la direzione dei prezzi aggregati di vari settori delle materie prime.

Ciao maggio!

Il mese di maggio può essere importante. È a maggio che molti gestori di obbligazioni rischiose si chiedono "come andrà settembre"? Se la risposta è "andrà bene" – cosa che pensiamo accadrà – sarà necessario avere un'esposizione al rendimento ("carry") nei mesi intermedi.

Chiudiamo aprile con un carry del 5,1%, una duration di 5,6 anni e oltre il 50% del Fondo in valuta locale.

Abbiamo, inoltre, cominciato a investire nelle obbligazioni brasiliane in valuta locale alle quali non avevamo alcuna esposizione. Abbiamo preso questa decisione perché a) le obbligazioni sono diventate notevolmente più convenienti e b) il governo ha accettato una soluzione temporanea che riuscirà, comunque, ad arginare per qualche tempo le preoccupazioni di natura fiscale. Ancora una volta, questo mese non abbiamo preclusioni sulla duration. Per la maggior parte dell'anno abbiamo mantenuto una duration breve, scelta che ha contribuito a farci sovraperformare l'indice da gennaio scorso. Ora e per le prossime settimane e mesi, siamo disposti a investire in un mercato dei Treasury che si muove in una fascia ristretta di negoziazione. Da una posizione di sottopeso, basata su una serie di selloff dei titoli del Tesoro americano, siamo passati a una posizione più neutra, senza alcun preconcetto.

Tipologie di esposizione e variazioni significative

Di seguito è riportata una sintesi delle nostre principali posizioni. che, ad aprile, sono state Cina, Sudafrica, Messico, Colombia e Perù.

  • Abbiamo ulteriormente aumentato la nostra esposizione in valuta locale in Perù e Colombia. Gli asset peruviani hanno risentito pesantemente dell'esito della prima tornata delle elezioni presidenziali che ha visto largamente e inaspettatamente in testa il candidato dell'estrema sinistra. Gli avvenimenti successivi hanno mostrato che probabilmente i ribassi sono stati eccessivi. Il candidato in questione ha dichiarato di voler rispettare la costituzione e l'indipendenza della Banca centrale. Inoltre, eventuali modifiche della costituzione dovrebbero superare importanti barriere istituzionali. In aggiunta, vi sono segnali che indicano che la società petrolifera a partecipazione statale non potrà andare in stato di insolvenza e che sarà probabilmente sostenuta dal governo com'è accaduto a Pemex in Messico. Nel nostro processo d'investimento, questo ha migliorato il punteggio del test tecnico del paese. Il punteggio del test tecnico della Colombia è salito dopo la forte ondata di vendite che ha fatto seguito alla decisione del presidente Iván Duque Márquez (Duque) di richiamare il progetto di legge sulla riforma fiscale. Questo dietrofront ha generato malumori, ma Duque si è impegnato a elaborare una nuova proposta e a collaborare con il Congresso per evitare un declassamento del rating.
  • Abbiamo aumentato le nostre esposizioni ai titoli sovrani in valuta forte in Ecuador e Tunisia. Dopo le elezioni presidenziali in Ecuador, le prospettive economiche del paese sono più rosee, soprattutto in vista del consolidamento fiscale e del sostegno accordato dall'Fmi. La ratifica dell'accordo quadro di scambi commerciali con gli Stati Uniti è un segnale positivo. Inoltre, è probabile che l'Ecuador tragga vantaggio da un contesto globale in via di miglioramento. Per quanto riguarda il nostro processo d'investimento, questo ha migliorato i punteggi sia del test tecnico sia di quello politico del paese. In Tunisia, osserviamo un sostegno politico più vigoroso agli impegni assunti con l'FMI e la Banca Mondiale. Particolarmente incoraggianti sono stati i colloqui tra governo e sindacati sull'agenda delle riforme che, di fatto, è di importanza fondamentale per qualsiasi programma dell'FMI e per lo sviluppo generale del paese. Nel nostro processo d'investimento, questo ha migliorato il punteggio del test tecnico della Tunisia.
  • Infine, abbiamo aumentato sia l'esposizione al debito quasi sovrano in valuta forte in Uzbekistan sia l'esposizione societaria in valuta forte in Giamaica. L'economia uzbeka si sta riprendendo molto bene dopo la pandemia. L'orientamento fiscale del governo resta improntato alla prudenza, mentre un flusso stabile di rimesse crea una solida rete di sicurezza. Queste considerazioni (oltre alle valutazioni interessanti) hanno avuto un peso rilevante nella decisione di aderire alla nuova emissione sovrana e, nel nostro processo d'investimento, hanno fatto migliorare i punteggi del test sia economico sia politico del paese. Per quanto riguarda la posizione in Giamaica, seguiamo da tempo la società in portafoglio, sperando in una svolta che potrebbe essere imminente, dato l'annuncio di una possibile vendita di asset aziendali.
  • Abbiamo ridotto le posizioni in valuta locale in Indonesia e Messico e l'esposizione quasi sovrana in valuta forte in Messico. La nostra preoccupazione sull'Indonesia è dovuta soprattutto al fatto che la seconda ondata pandemica e i ritardi della campagna vaccinale possano penalizzare le prospettive di crescita e incidere negativamente sui risultati di bilancio. Dal punto di vista del nostro processo d'investimento, questo ha peggiorato il punteggio del test economico del paese. In Messico abbiamo venduto un'obbligazione a lunga scadenza in valuta locale la cui performance è stata deludente per timori legati alla duration; abbiamo, inoltre, liquidato un'obbligazione di Pemex a lunga scadenza denominata in dollari Usa per realizzare liquidità e investire i proventi altrove. Il nostro processo d'investimento ha rispecchiato il peggioramento del punteggio del test tecnico del paese.
  • Abbiamo anche ridimensionato l'esposizione sovrana in valuta forte verso l'Angola, nonostante l'aumento dei prezzi del petrolio comporti un leggero miglioramento delle prospettive di crescita. Permangono tuttora timori sulla sostenibilità del debito del governo angolano e questo ha fatto peggiorare il punteggio del test economico del paese.
  • Abbiamo inoltre ridotto l'esposizione al debito corporate in valuta forte in Cina, Hong Kong e Ucraina. Per quanto attiene alla Cina e a Hong Kong, la nostra decisione è stata dettata dalla preoccupazione che gli eventi riguardanti il conglomerato finanziario Huarong possano ripercuotersi anche su altre obbligazioni ad alto rendimento. Abbiamo, inoltre, venduto una particolare obbligazione emessa da un operatore immobiliare per timori legati alla governance e alla trasparenza, tra cui ritardi nella comunicazione di informazioni e di dati sulla performance. Alla fine i problemi sono stati risolti e il titolo ha registrato un rally che, però, ha innescato un ulteriore calo del prezzo nel tempo. Per quanto riguarda l'Ucraina, abbiamo ridimensionato l'esposizione al paese dati i maggiori rischi geopolitici e le tensioni russo-ucraine.

Performance del Fondo

Ad aprile, la performance del VanEck Emerging Markets Bond UCITS (Classe USDI1) è stata del 3,21% a fronte del 2,24% registrato dal benchmark composto per il 50% dal J.P.Morgan Government Bond Index-Emerging Markets Global Diversified (GBI-EM) in valuta locale e per il 50% dal J.P. Morgan Emerging Markets Bond (EMBI) in valuta forte.

Ritorni totali medi annui (%) al 30 aprile 2021

  1 Mese 3 Mesi 1 a. 3 a. Perf. storica
USD R1 Inc (Lancio 12/06/14) 3.12 0.40 32.50 3.51 0.66
USD I1 Inc (Lancio 20/08/13) 3.21 0.64 33.76 4.50 3.19
USD I2 Inc (Lancio 20/08/13) 3.22 0.67 33.90 4.60 3.32
EUR Hedged I1 Inc (Lancio 06/10/15) 3.10 0.33 32.08 1.86 3.58
EUR Hedged I2 Inc (Lancio 22/08/17) 3.11 0.34 32.21 1.91 1.97
50% GBI-EM/50% EMBI-USD1 2.24 -2.44 13.63 3.19 3.36

I ritorni trimestrali non sono annualizzati.

1La performance storica del benchmark 50% GBI-EM/50% EMBI-USD è espressa in dollari statunitensi (USD) a partire dalla data di lancio della Classe I1, il 20/8/2013.

Le performance passate del Comparto non sono garanzie di rendimenti futuri. I dati sulla performance esposti in questo commento hanno solo scopo illustrativo. I dati storici non sono indicativi di risultati futuri; i dati correnti possono essere diversi dai dati esposti. I dati relativi alle performance non tengono conto delle commissioni e dei costi associati all’emissione e al riscatto delle quote. I dati sulla performance sono esposti al netto delle commissioni, ma al lordo delle passività fiscali. Gli indici riportati sono indici non gestiti e i ritorni comprendono il reinvestimento di tutti i dividendi, ma non riflettono il pagamento dei costi di transazione, delle commissioni o delle spese associate all'investimento in qualsivoglia fondo. La performance di un indice non è indicativa del rendimento di un Fondo. Non è possibile investire in un indice.

1 Fonte: OCSE, Bloomberg. Dati aggiornati al 30 aprile 2021.
Fonte: Fiscal Monitor e Global Financial Stability Report dell'FMI. Dati al 1° febbraio 2021.
Fonte: Bloomberg. Dati al 31 gennaio 2021.

Il Fondo monetario internazionale (FMI) è un'organizzazione internazionale con sede negli Stati Uniti. È formato da 189 paesi e si occupa prevalentemente di commercio internazionale, stabilità finanziaria e crescita economica.

Il World Government Bond Index (WGBI) misura la performance dei titoli di Stato investment-grade, a tasso fisso, denominati in valuta locale. Il WGBI è un benchmark ampiamente utilizzato, che vanta un track record più che trentennale e che attualmente comprende il debito sovrano di oltre 20 paesi, denominato in valute diverse; è un indice di riferimento ampio che offre esposizione al mercato globale a reddito fisso dei titoli di Stato. L'indice misto 50/50 del debito dei mercati emergenti è un benchmark appropriato, perché rappresenta i diversi componenti dell'universo a reddito fisso dei mercati emergenti.

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Tutte le informazioni sulle performance sono storiche e non costituiscono garanzia di risultati futuri. L'investimento è soggetto a rischi, compreso quello di perdita del capitale. Prima di investire, è necessario leggere il Prospetto e il documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (KID).

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