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Quanta volatilità potete sopportare?

11 maggio 2023

 

Negli ultimi anni gli investitori hanno registrato una volatilità preoccupante, ma questa può essere adattata alla propria propensione al rischio attraverso la diversificazione

Negli ultimi tempi gli investitori hanno dovuto avere i nervi saldi. Prendiamo in considerazione il 2022: le azioni europee hanno annullato gran parte dei guadagni dell'anno precedente, con l'indice MSCI Europe in calo dell'11,86% (in euro).

Ho iniziato a investire come studente più di 30 anni fa e da allora ho avuto la fortuna di beneficiare del mercato rialzista a lungo termine, ma ho anche sofferto per i gravi episodi di volatilità del mercato. Si pensi al crollo del mercato azionario delle Dot-com nel 2000, alla crisi finanziaria globale del 2008-2009, alla pandemia di Covid-19 del 2020.

La volatilità è parte integrante degli investimenti. Non si possono ottenere guadagni a lungo termine senza momenti di tensione. È anche una questione personale: bisogna decidere quanta volatilità si può sopportare, sapendo che gli investimenti più volatili sono generalmente (non sempre) quelli che portano i maggiori guadagni su periodi di tempo più lunghi.

Aiuta a comprendere la volatilità. Il modo più comune per misurarla è attraverso la deviazione standard. Si tratta una statistica che misura il grado di variazione del ritorno sugli investimenti rispetto ai rispettivi ritorni medi. Più l'investimento è volatile, più si discosta dalla media.

Dalle statistiche alle notti insonni

Uno sguardo agli ultimi 15 anni di dati finanziari fornisce un quadro della volatilità dei diversi tipi di investimento. Si può notare che i titoli immobiliari sono stati gli investimenti più volatili con una deviazione standard annualizzata del 19,3%, mentre le azioni nel loro complesso hanno registrato il 17,3%. Al contempo, le obbligazioni hanno solitamente una deviazione standard molto più bassa. In altre parole, le obbligazioni vi avrebbero fatto passare molte meno notti insonni, ma al costo di plusvalenze inferiori.

Volatilità delle diverse asset class

Volatilità annualizzata

Fonte: Bloomberg, ICE Data. Dati dal 31 dicembre 2006 al 28 aprile 2023 in USD, ritorno netto. Le azioni globali sono rappresentate dall'indice MSCI World, gli immobili quotati dall'indice GPR 250, le obbligazioni corporate globali dall'indice ICE BofA Global Corporate Bond, le obbligazioni governative globali dall'indice ICE BofA Global Government Bond.

Si può anche osservare il grafico sottostante per vedere come questi diversi tipi di investimento hanno reagito alle fasi turbolente dei mercati degli ultimi 15 anni, dalla crisi finanziaria globale del 2008 alla pandemia del 2020.

Volatilità mobile a 1 anno

Fonte: Bloomberg, ICE Data. Ritorni utilizzati dal 31 dicembre 2006 al 28 aprile 2023 in USD, ritorno netto. Le azioni globali sono rappresentate dall'indice MSCI World, gli immobili quotati dall'indice GPR 250, le obbligazioni corporate globali dall'indice ICE BofA Global Corporate Bond, le obbligazioni governative globali dall'indice ICE BofA Global Government Bond.

È interessante notare che le caratteristiche di volatilità sono piuttosto persistenti. Pertanto, se un tipo di investimento ha registrato un certo livello di volatilità in passato, è probabile che continui a farlo in futuro.

Adattare la volatilità ai propri nervi

Si può adattare la volatilità alla propria propensione al rischio. Un modo per farlo consiste nel mescolare diverse asset class, aumentando o diminuendo i livelli di volatilità attraverso la diversificazione tra i diversi tipi di investimento. Spesso nota come l'unico elemento gratuito negli investimenti, la diversificazione è alla base del modo in cui i grandi investitori istituzionali adattano i livelli di volatilità alla propensione al rischio. Funziona perché i diversi tipi di attività hanno generalmente basse correlazioni tra loro, il che significa che non subiscono cali tutti nello stesso momento. Come in ogni cosa, però, ci sono eccezioni a questa regola, come nel caso del crollo dei mercati finanziari del 2022, quando azioni e obbligazioni sono scese insieme.

I nostri ETF multi-asset illustrano come sia possibile utilizzare la diversificazione (in questo caso attraverso diversi mix di azioni, titoli immobiliari e obbligazioni) e come questa abbia tendenzialmente funzionato nel lungo termine, sebbene non possa essere garantita per il futuro. Il grafico che segue mostra come la volatilità (deviazione standard) dei prezzi varia da un fondo all'altro nei 14 anni trascorsi dal lancio di questi fondi nel 2009. Tuttavia, vale la pena di notare che i titoli più volatili hanno anche i ritorni più elevati. Il fondo conservativo ha un ritorno annualizzato del 2,9%, quello bilanciato del 4,0% e quello dinamico del 5,1%.1

Volatilità degli ETF multi-asset

Fonte: VanEck. Dati dal 14 dicembre 2009 al 30 aprile 2023 in EUR, ritorno lordo.

In definitiva, l'equilibrio della propensione al rischio si accompagna solitamente alla propensione ai ritorni. I giovani, che normalmente hanno un orizzonte d'investimento a lungo termine, hanno solitamente la capacità di rischio per sopportare una maggiore volatilità e superare le crisi alla ricerca di guadagni a lungo termine. Le persone più anziane, che potrebbero aver bisogno di incassare i propri investimenti in tempi relativamente brevi, probabilmente vorranno iniziare a ridurre il rischio.

Parlando a titolo personale, sto per compiere 52 anni, ho sette figli e due nipoti. Investo nella nostra gamma di ETF VanEck, ma ho meno coraggio di quando ero uno studente ventenne senza legami.

1 Fonte: VanEck, ritorno lordo in EUR. Dati dal 14 dicembre 2009 al 30 aprile 2023.

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