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Andamento brillante delle azioni entrate di recente nel Moat Index: Northrop, Google

18 giugno 2021

 

Il Morningstar Wide Moat Focus Index (il “Moat Index” o l'“Indice”) è sottoposto alla consueta revisione trimestrale il 18 giugno 2021, in seguito alla quale potrà riposizionare uno dei suoi subportafogli per rappresentare 40 delle società wide moat che, secondo il team di ricerca azionaria di Morningstar, presentano le valutazioni più interessanti. In passato, ho già avuto occasione di commentare il fatto che nel corso del 2020 la focalizzazione dell'Indice è mutata a discapito delle società growth e a favore di quelle maggiormente orientate al valore. Ciò spiega, in parte, perché per il primo anno dal 2015 l'Indice ha sottoperformato rispetto all'S&P 500.

Tuttavia, da allora il focus sulle valutazioni all'interno dell'Indice ha premiato gli investitori con una sovraperformance che – nel periodo gennaio-maggio di quest'anno – è stata di quasi il 6% rispetto all'S&P 500 (rispettivamente 18,42% vs. 12,62%).

Con la prossima revisione trimestrale ormai alle porte, è interessante dare un'occhiata ad alcune società leader e fanalini di coda della revisione del Moat Index di marzo 2021. Ciascuna delle seguenti società è stata aggiunta al subportafoglio in revisione a decorrere dalla chiusura dei mercati, il 19 marzo 2021. Alcune hanno sorpreso positivamente, altre non ancora. In complesso, sei delle nove società inserite nell'Indice hanno battuto l'S&P 500 dal giorno in cui sono state aggiunte fino al 9 giugno 2021.

Società aggiunte al Moat Index

Società Ticker
Northrop Grumman Corp. NOC
Alphabet Inc. GOOGL
Adobe Inc. ADBE
Roper Technologies Inc. ROP
Facebook Inc. FB
Cerner Corp. CERN
Dominion Energy Inc. D
Tyler Technologies Inc. TYL
ServiceNow Inc. NOW

Fonte: Morningstar.

I leader del Moat Index

Northrop Grumman Corp. (NOC)

Northrop Grumman, un appaltatore del Dipartimento della Difesa, è stato aggiunto il 19 marzo 2021 al subportafoglio dell'Indice con uno sconto del 7% circa rispetto al suo fair value; fino a quella data, a partire dall'ottobre del 2020, il titolo era stato negoziato costantemente al di sotto del fair value. Di fatto, la società è stata aggiunta anche all'altro subportafoglio dell'Indice al momento della revisione di dicembre 2020 con uno sconto leggermente più elevato rispetto al fair value. L'ampio economic moat di Northrop scaturisce da attività immateriali legati alla complessità dei prodotti e a una lunga durata dei contratti, ma è anche dovuto a costi di transizione associati alla natura "mission-critical" dei prodotti, a lunghi cicli di prodotto, alla mancanza di prodotti alternativi validi e al dispendio di tempo che la transizione comporta. A fine aprile Northrop ha pubblicato ottimi risultati per il primo trimestre, cosa che fa fatto salire il prezzo al livello attuale che, secondo Morningstar, supera del 10% il fair value.

Alphabet Inc. (GOOGL)

Alphabet è stata inclusa nel Moat Index diverse volte in passato, sebbene storicamente la sua quotazione non si sia discostata molto dal fair value e il suo peso nell'Indice sia stato di gran lunga inferiore che non nella maggior parte degli altri indici azionari e strategie statunitensi. Recentemente l'azienda è stata aggiunta all'Indice sia a dicembre 2020 che nella revisione di marzo 2021 quando è entrata con una quotazione scontata del 22% rispetto al fair value di Morningstar. Sebbene da marzo Alphabet abbia messo a segno performance brillanti, secondo Morningstar la società continua a presentare valutazioni convenienti dopo che, ad aprile scorso, la stima del suo fair value è stata aumentata da 2605 a 2925 dollari per azione. Il vantaggio competitivo di Alphabet è dovuto sia a attività immateriali che all'effetto rete. Secondo Morningstar, le sue attività immateriali sono legate alle competenze tecnologiche generali che l'azienda vanta in algoritmi di ricerca e apprendimento automatico nonché all'accesso e all'accumulo di dati considerati preziosi per gli inserzionisti. A ciò si aggiunge il fatto che Alphabet è il marchio naturalmente associato al motore di ricerca "Google". L'effetto rete di Alphabet è dovuto alla sua capacità di raccogliere dati tramite una vasta rete e di offrire, a sua volta, il miglior ritorno sugli investimenti agli inserzionisti, la cui platea viene così ulteriormente rafforzata.

I fanalini di coda del Moat Index

Tyler Technologies Inc. (TYL)

Tyler Technologies è una società wide moat meno nota, che offre soluzioni e servizi software alle amministrazioni comunali. Tra le soluzioni figurano, tra l'altro, la pianificazione delle risorse aziendali e i sistemi di gestione dei tribunali. Morningstar ritiene che Tyler debba il rating wide moat sia agli alti costi di transizione a cui i suoi clienti sarebbero esposti che, in misura minore, alle attività immateriali. Poiché Tyler fornisce sistemi di base che consentono il normale funzionamento degli enti locali e i contratti pubblici tendono a essere a lungo termine, Morningstar ritiene che in prospettiva il grado di fidelizzazione dei clienti di Tyler sarà molto elevato. Inoltre, sempre secondo Morningstar, la società ha il vantaggio di aver costruito un portafoglio difficilmente replicabile da una start-up o anche da un fornitore affermato di software che non abbia competenze specifiche in appalti pubblici. Tyler riceve un rating wide moat da Morningstar da inizio 2019, ma è stata aggiunta al Moat Index per la prima volta a marzo 2021, quando ha raggiunto valutazioni sufficientemente convenienti da meritare l'ingresso nell'Indice. Ad aprile 2020, Tyler ha portato a termine l'acquisizione di NIS, un'importante società di soluzioni e pagamenti digitali per enti pubblici. Morningstar ha confermato il suo fair value a 475 dollari e, al momento della stesura di questo commento, continua a ritenere sottovalutato il titolo della società.

ServiceNow Inc. (NOW)

Negli ultimi anni ServiceNow ha registrato a più riprese ottime performance nel Moat Index, ha poi visto il suo peso ridursi ed è stata infine rimossa dall'Indice a dicembre 2020, in quanto il titolo era trattato alla pari o al di sopra del fair value stimato da Morningstar. Con la quotazione in calo nei primi mesi dell'anno, assieme a quelle di molte altre società di software, a marzo 2021 ServiceNow è stata reinserita nell'indice con uno sconto del 18% rispetto alla stima di fair value di Morningstar. ServiceNow è un fornitore di software as a service focalizzato principalmente sulla funzione informatica per la clientela aziendale. Ha un'offerta di ampia portata, coprendo ambiti quali risorse umane, servizi alla clientela e operazioni di sicurezza informatica. Come per Tyler Technologies, secondo Morningstar l'ampio vantaggio competitivo di ServiceNow è dovuto agli elevati costi di transizione a cui i clienti sarebbero esposti. Fondata nel 2004, la società controlla già – secondo Morningstar – il 40% circa del mercato della gestione dei servizi informatici.

Vedremo quali società ce la faranno il 18 giugno. Vi terremo aggiornati.

L'obiettivo del VanEck Morningstar US Wide Moat UCITS ETF (MOAT) è replicare il più fedelmente possibile, al lordo di commissioni e spese, la performance di prezzo e di rendimento del Morningstar Wide Moat Focus Index.

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