La tecnologia per la casa intelligente sta ridisegnando il settore dell'intrattenimento

Con schermi TV intelligenti ad alta definizione con audio 3D, accesso ai film e alle serie più recenti in streaming, bevande gratuite e mobili confortevoli (dove poter poggiare i piedi), le nostre case stanno rapidamente offrendo un'esperienza più vicina a quella del cinema (che si sta ancora riprendendo dalla pandemiaⁱ). Nel frattempo, lo streaming continua a soppiantare la pay TV, ma ha comunque i suoi problemi. L'insieme di questi elementi crea un contesto dinamico che vale la pena esaminare.

Fine della pay TV

Per uno strano scherzo del destino, YouTube è recentemente diventato il quarto servizio di pay TV negli Stati Uniti. Con oltre 8 milioni di abbonati, è a soli 3 milioni di abbonati di distanza dal numero due (DirectTV) e dai numeri uno: Charter e Comcast (entrambi 14,1 milioni).ⁱⁱ

La crescita di YouTube avviene mentre i grandi operatori continuano a perdere abbonati. Alcuni, come Comcast, hanno persino smesso di cercare di convincere i clienti a mantenere o acquistare la pay TV, spostando la loro attenzione sulla fornitura di accesso a Internet a banda larga.

Anche lo sport, a lungo il pilastro della pay TV, è sul punto di cambiare radicalmente. Lo scorso febbraio, Disney, Fox e Warner hanno annunciato il progetto di lanciare un nuovo servizio di streaming che offra tutta la loro programmazione sportiva in diretta.ⁱⁱⁱ L'elevato costo dei contenuti sportivi rende particolarmente difficile il passaggio allo streaming, per cui sarà interessante vedere come si svolgerà questa iniziativa.

Pubblicità sui servizi di streaming

La pay-TV non è l'unico segmento in difficoltà. Se all'inizio lo streaming poteva essere un'alternativa a basso costo alla pay TV, oggi non è più così. Quasi tutti i servizi di streaming a pagamento hanno aumentato i prezzi. In combinazione con la crisi del costo della vita e l'ampia scelta di opzioni di streaming, i consumatori stanno sempre più ripensando al numero di servizi a cui si abbonano.

In risposta, i servizi di streaming hanno introdotto livelli più economici basati sulla pubblicità, ma stanno procedendo con cautela. Devono assicurarsi che i loro livelli basati sugli annunci non cannibalizzino troppi clienti di livello superiore, pur raggiungendo un numero sufficiente di persone per attirare inserzionisti di alta qualità. Inoltre, anche gli abbonati ai livelli a basso costo e basati sugli annunci possono essere infastiditi da un numero eccessivo di pubblicità. I carichi pubblicitari mostrano quindi un quadro eterogeneo (vedi grafico)^iv mentre le piattaforme si affannano a stabilire il numero di annunci che possono mostrare all'ora.

Alla ricerca di buoni auspici

Con tutte le principali piattaforme di streaming che stanno cercando di capire come gestire la pubblicità, gli investitori devono considerare cosa serve per essere uno streamer di successo in questo mondo in continua evoluzione. Ad eccezione di Netflix, la maggior parte dei servizi, tra cui Disney+, Peacock e Paramount+, stanno ancora lottando per mostrare agli investitori un profitto. Dove sono i punti di forza?

I contenuti sono ovviamente un ingrediente fondamentale, soprattutto quelli che hanno una base di fan consolidata, come gli universi Marvel e Star Wars di Disney. Lo sport è un altro esempio. Netflix, ad esempio, ha recentemente accettato di pagare 5 miliardi di dollari per i diritti di trasmissione in diretta di WWE Raw. Secondo il co-CEO Ted Sarandos, questa programmazione in diretta dovrebbe incrementare il business pubblicitario della società^v, attirando sia nuovi abbonati che inserzionisti desiderosi di raggiungere il crescente numero di persone che si sintonizzano per l'intrattenimento in diretta sul nascente livello pubblicitario di Netflix.

Naturalmente, la base clienti rimane importante, in quanto determina non solo le entrate, ma anche l'attrattiva per gli inserzionisti. La misurazione è un altro requisito, in quanto gli inserzionisti vogliono essere in grado di indirizzare un pubblico specifico e misurare i risultati. Netflix, ad esempio, ha citato la collaborazione con Microsoft Advertising per migliorare la sua offerta pubblicitaria e con partner come Integral Ad Science, DoubleVerify, EDO Inc. e Nielsen ONE per migliorare le sue capacità di misurazione.

Chiudere il cerchio

Un interessante sviluppo si sta verificando all'intersezione tra commercio al dettaglio e intrattenimento. Potrebbe fornire una soluzione al vecchio adagio "metà della mia spesa pubblicitaria è sprecata". Solo che non so quale metà"^vi. Le reti di media al dettaglio, come quelle di Amazon o Walmart, hanno gli strumenti per misurarlo. L'unità pubblicitaria di Amazon, ad esempio, è cresciuta del 27% rispetto all'anno precedente, raggiungendo quasi 15 miliardi di dollari^vii, gestendo annunci sul suo sito web e, da gennaio, su Prime Video (che gli analisti prevedono diventerà un flusso di entrate significativo).

Il business pubblicitario di Walmart è forse più piccolo di quello di Amazon, con 3,4 miliardi di dollari, ma è in rapida crescita (+28%)^viii. Oltre agli annunci online sui suoi siti web, Walmart vende annunci di terzi sugli schermi delle casse automatiche e sui televisori nelle corsie dei negozi, nonché sulle stazioni radio e demo dei negozi, dove i marchi possono pagare per far provare i loro prodotti ai clienti. Inoltre, Walmart sta ampliando le sue capacità pubblicitarie. A febbraio ha acquisito il produttore di smart TV Vizio, che le consentirà di vendere spot televisivi sui servizi di streaming disponibili attraverso il sistema operativo delle smart TV di Vizio.

Tenere gli occhi aperti

Il modo in cui consumiamo l'intrattenimento sta subendo una grande trasformazione che sta rimodellando l'industria dell'intrattenimento in modo fondamentale. The VanEck Smart Home Active UCITS ETF tiene d'occhio questi sviluppi e cerca potenziali investimenti man mano che la storia si sviluppa. Per il momento, le nostre migliori scommesse nell'ambito di questo sottotema della smart home sono Netflix, in quanto azienda leader nello streaming, e Liberty Media Formula Uno, in quanto proprietaria di alcune delle competizioni sportive di maggior valore al mondo^ix.

Il valore dei titoli detenuti dall'ETF moat può diminuire in modo improvviso e imprevisto a causa delle condizioni di mercato ed economiche nei mercati in cui operano gli emittenti o i titoli detenuti dai fondi.