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Titoli auriferi e lingotti a confronto in un mercato dell’oro rialzista

29 agosto 2019

 

Nelle ultime settimane, più di qualcuno ci ha chiesto se l’oro o i titoli auriferi costituiscono il mezzo migliore per sfruttare la fase rialzista in atto. Abbiamo quindi pensato che sarebbe stato utile mettere a confronto il mercato rialzista di oggi con quelli del passato.

È possibile suddividere i mercati rialzisti in due categorie: strutturali (di lungo termine) o ciclici (fasi rialziste all’interno di un mercato generalmente ribassista). Prima di superare quota $ 1.400 l’oncia nel mese di giugno, l’oro sembrava avviato a replicare in chiave tecnica una fase rialzista simile, durata 36 mesi, a cavallo tra il 1993 e il 1996. Il prezzo attuale, tuttavia, vale a dire $ 1.500 l’oncia, potrebbe indicare una fase rialzista più lunga e sostenuta, forse più simile a quella strutturale che ha interessato il mercato dell’oro dal 2001 al 2008.

Le passate fasi rialziste del mercato dell’oro sono state estremamente diverse le une dalle altre

Historical Gold Bull Market Rallies Have Come in All Shapes and Sizes

Fonte: VanEck, Bloomberg. Dati ad agosto 2019. “Oro” rappresentato dal prezzo spot dell’oro ($/oz). I rendimenti passati non sono indicativi dei risultati futuri.

Storicamente, in media i titoli auriferi hanno sovraperformato il metallo durante le passate fasi rialziste dell’oro, sia nei periodi di rialzo strutturali che in quelli ciclici. Ciò normalmente accade poiché la leva sugli utili e sulle risorse conferisce loro una caratteristica discrezionale rispetto all’oro.

In passato, i titoli auriferi hanno sovraperformato l’oro durante le fasi rialziste del mercato1

Gold Stocks Have Outperformed Gold in Past Bull Market Cycles

*Dati disponibili per la prima volta a partire da febbraio 1992.
Fonte: VanEck, Bloomberg, FactSet, Barron’s. Dati ad agosto 2019. I rendimenti passati non sono indicativi dei risultati futuri.

Tuttavia, la principale differenza tra l’ultima fase rialzista (2008-2011) e quella attuale è costituita dagli sforzi compiuti da queste società per ridurre i costi e la spesa in conto capitale e per evitare gli errori del passato (ad esempio “attuare coperture” sulla propria produzione, cioè acquistare future per assicurare la vendita dell’oro prodotto, a un prezzo fissato e in data successiva, in un contesto caratterizzato dal rialzo dei corsi auriferi). Per le società di estrazione senior o mid-tier, simili iniziative potrebbero tradursi in un incremento del free cash flow prossimo al 60%, in media, a fronte di un aumento del prezzo dell’oro da $ 1.400 a $ 1.600. Riteniamo che al momento questa costituisca una tesi molto convincente in favore dei titoli auriferi, in particolare data la loro valutazione interessante su base sia assoluta che relativa.

Alcune società di estrazione aurifera senior e mid-tier presentano una leva favorevole a fronte di un incremento del prezzo dell’oro

Some Gold Senior and Mid-tier Miners Exhibit Favorable Leverage to Higher Gold Prices

Fonte: VanEck, Bloomberg. Dati ad agosto 2019. Le società di estrazione “senior” sono definite da livelli di produzione pari a circa 1,5-6,0 milioni di once d’oro l’anno (le società “mid-tier” hanno un livello di circa 0,3-1,5 milioni di once l’anno).

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1I mercati rialzisti “ciclici” sono quelli da febbraio 1985 a novembre 1987 e da febbraio 1993 a febbraio 1996. I mercati rialzisti “strutturali” sono quelli da ottobre 1971 a dicembre 1974, da agosto 1997 a settembre 1980, da marzo 2001 a febbraio 2008 e da ottobre 2008 ad agosto 2011. La fase rialzista “attuale” va da dicembre 2015 all’ultimo fine mese (agosto 2019). “Oro” rappresentato dal prezzo spot dell’oro ($/oz). “Titoli auriferi (senior/mid-tier)” rappresentati dal Barron’s Gold Mining Index (BGMI) dall’ottobre 1971 fino alla data di lancio del Philadelphia Gold and Silver Index (XAUTR) in gennaio 1984 e XAU fino al lancio del NYSE Arca Gold Miners Index (GDMNTR) nell’ottobre 1993. “Titoli auriferi (junior/mid-tier)” rappresentati dall’indice del sottogruppo delle small cap aurifere del Dow Jones Global Index (DJGI) dal febbraio 1992 al lancio del MVIS Global Junior Gold Mining Index (MVGDXJTR) nel gennaio 2004. Le società di estrazione “senior” sono definite da livelli di produzione pari a circa 1,5-6,0 milioni di once d’oro l’anno (le società “mid-tier” hanno un livello di circa 0,3-1,5 milioni di once l’anno e le società “junior” un livello 0,3 milioni di once l’anno). Gli indici non sono titoli nei quali è possibile investire. Le descrizioni degli indici sono fornite nelle informative riportate di seguito.

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