Il ruolo della tecnologia nell'aiutare gli anziani a vivere nella propria casa

In tutto il mondo si vive più a lungo e la popolazione sta invecchiando nella maggior parte dei paesi¹. Tuttavia, molti anziani vogliono vivere una vita attiva e indipendente il più a lungo possibile. Una casa adatta può essere utile a consentire un'alta qualità di vita per gli anziani.

I dispositivi smart-home sempre più ampiamente disponibili in commercio consentono alle persone di invecchiare nelle proprie case, garantendo al contempo a chi se ne prende cura (familiari e professionisti) la tranquillità di sapere che in caso di necessità l'assistenza è a portata di mano.

Gli hub per case intelligenti supportano l'invecchiamento nella propria casa

La tecnologia aging in place per l'invecchiamento nella propria casa non deve essere necessariamente complessa. Ad esempio, i sensori di movimento in combinazione con l'illuminazione intelligente possono illuminare corridoi e ingressi bui. Le spine intelligenti con timer possono garantire l'accensione e lo spegnimento dei dispositivi di riscaldamento o dei ventilatori nei momenti più opportuni della giornata. E i citofoni intelligenti danno una sensazione di sicurezza, consentendo di sapere chi è alla porta.

Gli hub per case intelligenti, come Amazon Echo, Google Nest o Samsung SmartThings, sono in grado di collegare i sensori di cui sopra, aiutando gli utenti anziani a utilizzare i comandi vocali per accendere o spegnere le luci, ma possono anche aiutarli a fare una telefonata, impostare promemoria (ad esempio per l'assunzione di farmaci) o riprodurre musica o video. Secondo il rapporto 2023 AARP Tech Trends and Adults 50+², negli Stati Uniti un adulto over 50 su tre possiede un assistente domestico e il 60% lo utilizza quotidianamente.

La maggior parte dei proprietari di assistenti virtuali domestici over 50 li utilizza quotidianamente²

Frequenza di utilizzo di assistenti domestici tra gli adulti over 50 che ne possiedono uno (2022)

Inoltre, questi hub si rivolgono anche alle persone anziane e ai caregiver con servizi specifici. Amazon, ad esempio, ha creato il servizio di sottoscrizione per l'assistenza da remoto Alexa Together³ che, oltre ai comuni servizi di Alexa, come promemoria e chiamate, consente ai caregiver di visualizzare le notifiche delle attività (ad esempio, quando qualcuno si alza e inizia a interagire con Alexa). In caso di infortunio o caduta, la persona che risiede nell'abitazione può chiedere ad Alexa di chiamare i soccorsi.

Gli smartphone e gli smart watch includono sempre più spesso funzioni che supportano l'invecchiamento delle persone nelle proprie abitazioni. Gli smart watch di Apple e Samsung, ad esempio, includono un pulsante di emergenza e il rilevamento degli incidenti. Inoltre, avvertono le persone in merito a frequenze cardiache anomale. L'iPhone, inoltre, è in grado di rilevare un'andatura instabile che potrebbe in seguito portare a una caduta e di avvertire del rischio crescente⁴.

Altre società entrano nel mercato dell'invecchiamento delle persone nella propria abitazione

I caregiver e gli operatori sanitari sono sempre più consapevoli e aperti all'uso della tecnologia smart home. Nel suo sondaggio del 2023 l'AARP ha rilevato² che oltre la metà dei caregiver è molto interessata a utilizzare tecnologie che li aiutino a svolgere i propri compiti. Gli operatori sanitari, nel frattempo, stanno utilizzando le sperimentazioni per testare le tecnologie disponibili in grado di garantire una maggiore serenità ai caregiver.

Oltre la metà dei caregiver è molto interessata all'uso della tecnologia per soddisfare le esigenze di assistenza²

Interesse nell'uso della tecnologia per contribuire a soddisfare le esigenze di assistenza tra coloro che attualmente forniscono assistenza non retribuita agli adulti per fascia di età (2022)

In Canada, ad esempio, si è recentemente svolta una sperimentazione per le persone affette da demenza. I ricercatori hanno creato un ambiente di prova utilizzando apparecchiature disponibili in commercio per creare un servizio di monitoraggio incentrato sui caregiver. Lo studio ha rilevato che i partecipanti dedicati all'assistenza hanno riportato livelli più bassi di ansia e depressione⁵.

Il progetto canadese ha avuto un tale successo che molti partecipanti hanno chiesto di tenere le apparecchiature e una società separata – Esprit.ai – si è occupata dell'installazione di sistemi domestici intelligenti, utilizzando l'impostazione dello studio. Esprit.ai è una delle numerose società che operano nel sottogruppo dei servizi per la casa intelligente aging in place. La profonda conoscenza delle esigenze degli anziani e delle capacità della tecnologia consente alla società di creare configurazioni specifiche per le case intelligenti.

Una configurazione di questo tipo potrebbe includere un sensore di pressione che invia un allarme quando qualcuno si alza dal letto, collegandolo a sensori di movimento che illuminano i corridoi per ridurre al minimo il rischio di inciampare. Quando una persona è tornata a letto, il sensore comunica al sistema di spegnere nuovamente le luci.

Superare le barriere all'adozione

Tuttavia, molte persone anziane hanno difficoltà a utilizzare le tecnologie più recenti. AARP² ha scoperto che per molti anziani è difficile utilizzare la tecnologia odierna a causa della complessità del design, sottolineando l'importanza di rendere la tecnologia facile da usare. Fortunatamente, i proprietari di casa anziani spesso si fanno aiutare da persone più giovani (ad esempio i loro figli o nipoti) nella scelta e nell'installazione della tecnologia per la casa intelligente.

Nonostante questa barriera all'adozione, la tecnologia della casa intelligente ha un grande potenziale per aiutare le persone a invecchiare in modo confortevole. I proprietari di casa, i caregiver e le società che si occupano di smart home stanno esplorando questo ambito, con il conseguente arrivo sul mercato di un numero sempre crescente di soluzioni e servizi.